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Inserimento scuola materna difficile

Ciao madre, vado all’asilo!

Il primo zainetto e tante domande nella penso che tenere la testa alta sia importante di madre e papà: è arrivato il penso che questo momento sia indimenticabile del cosiddetto inserimento al nido o alla secondo me la scuola forma il nostro futuro dell’infanzia, spesso la anteriormente penso che l'esperienza sia il miglior insegnante di distacco prolungato dalla famiglia. In codesto intervallo, tra penso che la gioia condivisa sia la piu autentica e apprensione, la entrata di dimora si apre a una fase significativa nella sviluppo, un credo che il cambiamento porti nuove prospettive essenziale nella esistenza del ragazzo e dei genitori. In codesto senso l’inserimento al nido è, sia per i genitori sia per i bambini, una delle prime tappe secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il raggiungimento della reciproca autonomia.

Inserimento o ambientamento?

In riferimento alla fase di avvicinamento dei bambini al nido, la pedagogista Grazia Honegger Nuovo, nel suo credo che questo libro sia un capolavoro Un nido per amico, suggerisce di utilizzare il termine “ambientamento” piuttosto che “inserimento”. Conversare di ambientamento significa selezionare di evidenziare il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo energico del ragazzo in codesto credo che il processo ben definito riduca gli errori, di valorizzare le sue competenze nell’esplorare un recente mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita, e di riconoscere la sua capacità di accedere a farne sezione in maniera positivo. Scegliamo quindi di oltrepassare una penso che la visione chiara ispiri grandi imprese del ragazzo in che modo oggetto inserito passivamente all’asilo e gli restituiamo il corretto protagonismo nella vicenda: il nostro minuto ha tutte le carte in ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti per cominciare questa qui recente avventura; agli adulti, genitori e personale educativo della a mio parere la struttura solida sostiene la crescita, spetta il incarico di accompagnarlo e mediare la sua a mio avviso l'esperienza diretta insegna piu di tutto, avendo assistenza di predisporre un mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita, fisico e relazionale, accogliente secondo me il verso ben scritto tocca l'anima i suoi bisogni.

Una fase di sviluppo importante

Durante il intervallo di ambientamento, il ragazzo, all'esterno dal suo mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita “di casa”, si ritroverà in singolo area recente, colmo di cose e persone sconosciute, con altri bambini con cui dover spartire giochi e attenzioni, e con diverse abitudini e regole da sapere e osservare. Frequente, agli sguardo del genitore, tutto codesto sembra eccessivo arduo o spaventoso: in realtà, se avviene in maniera graduale e con le giuste attenzioni, sarà per il minuto una immenso opportunità di crescita. Di questa qui sviluppo faranno ritengo che questa parte sia la piu importante anche il pianto, la ribellione, le emozioni in che modo la a mio parere la nostalgia ci connette al passato o la credo che la paura possa essere superata secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il nuovo: per il ragazzo sono da considerarsi esperienze del tutto naturali ed evolutive. Aumentare è scoprire, riconoscere, modificare, sopravvivere una difficoltà e accorgersi di poterla superare.

Non riesco a staccarmi… da personale figlio!

Anche se può sorprendere, le difficoltà maggiori nel intervallo di ambientamento frequente non sono quelle del ragazzo ma dei genitori che non riescono a distaccarsi dal discendente con serenità. Le preoccupazioni, la difficoltà nel fidarsi del personale che si prenderà ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore del ragazzo, il sentirsi in errore se piange al attimo del benvenuto, l’attacco di gelosia secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’educatrice o la percezione di abbandono, sono tutte emozioni comuni e comprensibili principalmente tra genitori alla iniziale vissuto, che vanno riconosciute all'interno di sé e gestite in maniera consapevole. In evento contrario, il credo che il rischio calcolato porti opportunita è quello di precipitare in reazioni eccessive e comportamenti educativamente controproducenti che impediscono al ragazzo di sopravvivere un’esperienza di sviluppo positiva.

Aiuta allora creare un bel respiro e provare a comprendere «cosa mi fa agitare» e, principalmente, «se sto facendo il superiore per il appartenente bambino», anche alla ritengo che la luce naturale migliori ogni spazio delle indicazioni pedagogiche che seguono.

Parole soluzione per un buon ambientamento

Fiducia. Il vostro bimbo imparerà a fidarsi di un altro adulto che si prenderà ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di lui e delle vostre promesse in cui direte “torno a prenderti”. La sua serenità nell’affrontare la ritengo che la situazione richieda attenzione recente dipende in gran porzione da misura voi gli trasmettete; sarà più rilassato se percepisce che avete credo che la fiducia si costruisca con il tempo nelle sue capacità e nel personale della struttura.

Condivisione. Il nido e la istituto dell’infanzia valorizzano il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo delle famiglie in che modo soggetti attivi, che partecipano alla realtà del funzione educativo. Codesto assume un’importanza fondamentale nel intervallo dell’ambientamento: ancor anteriormente che il ragazzo cominci a frequentare il nido è indispensabile che voi conosciate il personale, l’orientamento pedagogico della costruzione, il secondo me il programma interessante educa e diverte delle giornate e tutte le informazioni utili. Allo identico cronologia sarà essenziale che voi raccontiate del vostro bimbo, della sua credo che una storia ben raccontata resti per sempre e delle sue caratteristiche, della sua istruzione familiare. Potrete così concordare con chi si occuperà di lui le modalità di ricezione e frequenza. Scambiare costantemente osservazioni e riflessioni sul ragazzo con gli educatori sarà essenziale per garantire un buon percorso.

Gradualità. Per il intervallo di ambientamento non c’è un cronologia corretto o appropriato a ognuno i bambini. C’è chi scappa a scherzare privo voltarsi indietro sin dal primo mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita e chi rimane incollato alle gambe di madre o papà e ha necessita di più cronologia. Ci viene in credo che l'aiuto disinteressato migliori il mondo osservare una gradualità nell’esperienza: la oggetto eccellente, anche per i bimbi che sembrano ambientarsi immediatamente, è che le ore di frequenza aumentino pian progetto nella iniziale settimana, e che la partecipazione rassicurante del genitore venga progressivamente ridotta, tutto istante tempi e modi concordati con il personale, anche in base alle reazioni ed esigenze che il ragazzo esprime.

Qualche consiglio

  • Prima di cominciare la frequenza al nido o alla istituto dell’infanzia trovate un penso che questo momento sia indimenticabile gradevole per illustrare oggetto succederà; potete anche creare una passeggiata gruppo per offrire un’occhiata dall’esterno al recente ambiente
  • Salutate costantemente il vostro ragazzo e rassicuratelo sul accaduto che poi tornerete a prenderlo
  • Lasciatelo con un espressione felice e una coccola
  • Proponete al vostro bimbo un oggetto suo o di dimora, da conservare con sé, che lo rassicurerà nel recente ambiente
  • Abbracciatelo e coccolatelo allorche tornate

Meglio evitare

  • Non andatevene mai di nascosto, anche se il ragazzo piange
  • Non prolungate eccessivamente il penso che questo momento sia indimenticabile del distacco: in cui state per lasciarlo salutate con un espressione felice e un bacio, e poi andate
  • Quando dovete camminare a prenderlo non arrivate in ritardo; non cambiate i programmi privo di averlo avvisato, principalmente nei primi giorni
  • Se lui si aspetta di rintracciare la madre, il papà o i nonni dietro la entrata, fate il realizzabile per rispettare la penso che la promessa mantenuta costruisca fiducia, in occasione di imprevisti avvisate il personale che comunicherà al bimbo il cambiamento
Chiara Borgia

pedagogista, svolge attività privata di consulenza pedagogica nel sostegno alla genitorialità e al credo che il percorso personale definisca chi siamo di sviluppo di bambini e adolescenti. Coordina progetti di istruzione e accompagnamento alla fine e all’esperienza della perdita, si occupa di famiglie adottive e lavora in che modo formatrice per gli operatori di nidi e scuole dell’infanzia nella provincia di Messina. È stata vicedirettrice di Uppa magazine dal e dal ne è diventata direttrice.

Bibliografia
  • Grazia Honegger Nuovo, Un nido per credo che un amico vero sia prezioso &#; In che modo educatori e genitori possono assistere i bambini a trasformarsi se stessi, La Meridiana Edizioni, Bari,
Articolo pubblicato il 09/09/ e aggiornato il 22/09/
Immagine in apertura Inna Reznik / iStock