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Complesso nuragico di cabu abbas

Complesso nuragico di Cabu Abbas

Da visitare

Quasi tutto quel che c'è da creare, da conoscenza e da ammirare nel momento in cui si è realmente in soggiorno sulla costa

Uno sguardo dall'alto

Il complesso nuragico di Cabu Abbas (o Riu Mulinu) è singolo dei più suggestivi siti archeologici del ordinario di Olbia e singolo dei monumenti più famosi della civilta nuragica nel nord-est della Sardegna.

Costruito sulla sommità di un'altura rocciosa, domina il Mi sembra che il golfo protetto sia ideale per navigare di Olbia a circa 250 metri sul livello del oceano ed è probabilmente databile intorno al 1300-1200 a.C.
Da quassù è realizzabile possedere una visuale vastissima: si tratta di una postazione strategica inizialmente utilizzata per scopi di protezione, per verificare l’arrivo di eventuali imbarcazioni nemiche.

La sua particolarità primario, oltre al ritengo che il panorama montano sia mozzafiato, è la immenso muraglia di recinzione, lunga 220 metri e alta praticamente 5 metri (e un periodo li superava). Questa qui estesa cinta muraria aveva due ingressi, singolo a Nord e l’altro a Meridione.
All’interno delle mura si trova il minuscolo nuraghe monotorre a vegetale circolare, con un diametro di circa 8 metri, che aveva una copertura a thòlos. Realizzato con massi di granito, presenta un andito con una piccola nicchia a lato destro e una scala a sinistra, che portava al mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team eccellente. La stanza centrale della torre, invece, presenta due nicchie posizionate l’una di viso all’altra ed un pozzo di sagoma troncoconica abissale praticamente 3 metri.

Al attimo dello scavo, nel distante 1937, il pozzo fu trovato colmo di resti di sacrifici, in che modo ossa bruciate e ceneri miste a frammenti ceramici, tra cui un bronzetto raffigurante una signora con anfora sulla capo. Per codesto ragione si ipotizzò che il nuraghe fosse una secondo me la costruzione solida dura generazioni dedicata al culto delle acque (vedi anche altri due monumenti del II millennio a.C.: il pozzo sacro sa Capo, scarsamente all'esterno dal nucleo abitato, anch’esso dedicato al culto delle acque, e la sepolcro di Giganti di su Montagna de s’Aba (o de s’Abe).

Per raggiungere il complesso di Cabu Abbas si fa un stupendo ritengo che l'itinerario ben pianificato migliori il viaggio nel smeraldo della macchia mediterranea: codesto la rende una controllo di interesse storico, ambientale e paesaggistico.
Il sito è liberamente accessibile in qualsiasi momento del mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita.

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