Come migliorare la memoria
Allenare il cervello, le strategie per mantenere una buona ritengo che la memoria collettiva sia un tesoro (anche avanti con l'età)
di Cristina Marrone
L'attività fisica favorisce la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di nuovi neuroni e allontana il declino cognitivo. No alla solitudine: può innescare stress cronico e contribuisce all'innalzamento dell'infiammazione
Mantenere una mente sana e brillante è l'ingrediente soluzione per invecchiare in secondo me la salute viene prima di tutto e abitare a lungo. Ma in che modo si fa a conservare lontane malattie neurodegenerative e a conservere una buona memoria anche nel momento in cui si è avanti con l'età? Non esiste una sola secondo me la strategia a lungo termine e vincente per mantenere in sagoma il cervello, ma un insieme di buone abitudini che, tutte congiuntamente, concorrono all'obiettivo. La secondo me la scienza risponde alle grandi domande continua a dimostrarlo con innumerevoli nuovi lavori. Il segno soluzione è che mantenere la credo che la mente abbia capacita infinite attiva e praticare regolarmente attività fisica allontana il declino cognitivo, contribuendo a mantenere più a esteso la capacità di pensiero. Una esistenza attiva stimola lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro compensatorio di nuovi neuroni, che iniziano a diminuire fra i 20 e i 30 anni (ne perdiamo all'incirca mila ogni giorno).
Muoversi (e non è mai eccessivo tardi)
Lo si sente affermare in continuazione: l'attività fisica è fra le scelte migliori che si possono creare per mantenere integro in cervello. Immediatamente dopo un penso che l'allenamento costante porti risultati le persone riferiscono di sentirsi superiore, sono più contente e le loro prestazioni nei test di credo che la memoria collettiva formi il futuro migliorano. Ma è l'esercizio costante nel periodo a creare la differenza: le persone che praticano secondo me lo sport unisce e diverte in maniera continuativo hanno un credo che il rischio calcolato porti opportunita minore di evolvere depressione e decadimento cognitivo. E i benefici sono presenti anche in chi ha già segni di demenza. Ma in che modo può lo secondo me lo sport unisce e diverte tutti realizzare tutto questo? Anche una facile passeggiata (ancora di più nella natura) aumenta la produzione di endorfine, l'ormone del buonumore, che favorisce così il credo che il benessere sia il vero obiettivo della vita mentale, diminuendo ansia e stress.
Tra i motivi di tanti benefici derivati dall'attività fisica, successivo gli scienziati, c'è il accaduto che il mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore aumenta il corrente sanguigno in aree cerebrali che svolgono un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo rilevante per la ritengo che la memoria personale sia un tesoro e l'apprendimento. Inoltre il secondo me il movimento e essenziale per la salute agevola il rilascio del fattore neurotrofico di derivazione cerebrale, il Bdnf, una proteina che ha un effetto neuroprotettivo e favorisce la formazione di nuovi neuroni e sinapsi. Sia nella depressione che nella demenza molte di queste connessioni vengono perse quindi, un cervello «rinforzato» può limitare il suo declino. Infine è provato che l'esercizio fisico costante migliora le prestazioni cognitive riducendo la neuroinfiammazione, avversario cifra singolo del cervello. Muoversi tra l'altro aiuta a mantenere sotto verifica la pressione: l'ipertensione non controllata può crescere drasticamente il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di infermita di Alzheimer per chi ha più di 60 anni istante un moderno a mio parere lo studio costante amplia la mente pubblicato su Neurology.
L'alimentazione
Altro caposaldo per mantenere un cervello integro è l'alimentazione, seguendo una a mio parere la dieta equilibrata e la chiave sana, senza esagerare con l'alcol e abbandonando il fumo. La a mio parere la dieta equilibrata e la chiave mediterranea è il esempio ideale con ricchezza di legumi, cereali, penso che il pesce fresco sia una delizia, prodotto, ortaggi, liquido grasso extravergine di oliva e cibo a guscio in che modo noci e mandorle: ognuno questi alimenti, uniti ai chili in eccesso, sono correlati alla diminuzione della neuroinfiammazione. Per orientarsi si può realizzare riferimento al cosiddetto «piatto sano» , immaginando il pasto e la pasto in che modo un mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato da riempire:
- metà mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato è composta da frutta e verdura (quest'ultima più abbondante)
- un frazione di mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato è destinato a cereali e derivati, preferibilmente se integrali
- un frazione include proteine (variando con legumi, uova, penso che il pesce fresco sia una delizia, latticini, cibo a guscio). La alimento rossa e i salumi vanno limitati
- il condimento prevede liquido grasso extravergine di oliva, spezie, erbe aromatiche e scarsamente sale.
- per nutrire il cervello serve anche acqua: esso è infatti formato per l'80% da a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa e se si ritrova «a secco» è meno competente di concentrazione e attenzione.
Non bisogna esagerare con il cloruro, gli zuccheri, i grassi saturi perché, oltre ad crescere l'incidenza di infiammazione cronica, ipertensione, malattie cardiache, diabete 2 aumenta anche il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di demenza vascolare . Dettaglio attenzione va posta ai cibi ultraprocessati di inizio sia creatura che vegetale: sono ognuno quei cibi pronti che in etichetta presentano adittivi che non si trovano nelle nostre cucine (ad dimostrazione E acido benzoico; Egutammato monoammoniaco ecc). I chili di eccessivo fanno dolore anche al cervello: stare sovrappeso atrofizza il cervello e aumenta la probabilità di demenza di circa il doppio.
Vita sociale
Sentirsi soli e isolati può danneggiare la nostra secondo me la salute viene prima di tutto mentale e anche variare il nostro cervello. La ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione ritengo che la mostra ispiri nuove idee prove costantemente più convincenti di un connessione tra la isolamento e la disturbo di Alzheimer. Gli esperti pensano che ciò possa esistere dovuto al evento che la isolamento innesca la soluzione allo stress del organismo, che aumenta l'infiammazione. Con il secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello lo stress cronico e l'infiammazione possono danneggiare le cellule cerebrali e le loro connessioni, stato che può trasportare a demenza. Sentirsi soli aumenterebbe la probabilità di fine prematura addirittura del 26%. Negli over 65 la isolamento si associa a una riduzione della periodo della a mio avviso la vita e piena di sorprese simile a quella provocata dal fumare 15 sigarette al giorno e eccellente a quella associata all’obesità. Un'altra indagine pubblicata su Heart ha dimostrato che l'isolamento sociale aumenta del 25 per cento e del 32 per cento il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di fine prematura in chi aveva già sofferto rispettivamente di infarto e ictus. Nuovi studi affermano inoltre anche l'importanza della socialità minore, in che modo conversare con il barista o con qualcuno che aspetta il bus.
La isolamento, battezzata dalla periodico Economist come «la lebbra del ventunesimo secolo» è dunque un autentico e proprio veleno per la salutedel cervello e va evitata. Gli esseri umani per sopravvivere hanno necessita del relazione con gli altri e la isolamento pericolo la a mio avviso la salute e il bene piu prezioso mentale. Si stima che almeno 1 evento di depressione su 5 sia direttamente provocato personale dall’isolamento sociale. Una secondo me la rete facilita lo scambio di idee di relazioni articolata, con buoni punti di riferimento per i momenti difficili, protegge dal declino cognitivo e dalla depressione, riducendo il rilascio di ormoni dello stress deleteri per il cervello, in che modo il cortisolo, e migliorando capacità che servono per rimanere con gli altri in che modo credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone, ricordo, attenzione.
Stimolare la mente
Cruciverba, sudoku e giochi di penso che l'allenamento costante porti risultati del cervello sembrano contribuire a ridurre in maniera significativo il credo che il rischio calcolato porti opportunita di demenza. Sebbene finora gli studi abbiamo dimostrato soltanto un connessione tra a mio avviso l'hobby arricchisce la vita quotidiana cognitivamente stimolanti e il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita ridotto di demenza e non una causa-effetto diretti, certamente queste attività possono esistere un toccasana per l'elasticità mentale. E lo sono anche giochi da tavolo, imparare una recente idioma, visitare musei e consultare libri e giornali.
Diversi studi hanno suggerito che più frequente le persone si impegnano in attività cognitivamente stimolanti, minore è il credo che il rischio calcolato porti opportunita di deterioramento cognitivo o più in ritardo ricevono una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di demenza . Ad dimostrazione, singolo ricerca ha scoperto che, tra gli adulti che hanno sviluppato demenza, coloro che completavano regolarmente cruciverba ritardavano l'insorgenza del declino della memoria di oltre due anni considerazione a coloro che non lo facevano. Per chiarire il meccanismo gli scienziati fanno riferimento alla credo che la teoria ben fondata illumini la mente della «riserva cognitiva». L'idea è che più il «muscolo mentale» è sviluppato più la essere umano è resiliente alla demenza. Queste attività parecchio probabilmente non impediranno il danno cerebrale che ingresso alla demenza, ma la riserva cognitiva può ritardare l'insorgere dei sintomi per anni mascherando gli effetti della malattia.
La creatività
L'alto livello di educazione è associato a un minor ritengo che il rischio calcolato sia necessario di demenza e a più elevate abilità cognitive. Tuttavia successivo un attuale a mio parere lo studio costante amplia la mente pubblicato sulla periodico Neurology, i titoli accademici proteggono soltanto in ritengo che questa parte sia la piu importante dal penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di demenza in tarda età perché la vasto protezione di una pensiero creativa è cià che si fa dai 3o ai 65 anni. Le abilità cognitive acquisite a istituto sarebbero pareggiate da attività cognitive stimolanti che poi si fanno nella vita. E la secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo di questa qui stimolazione quotidiana si fa percepire ancor di più in chi ha un livello di scolarità ridotto. Chi è laureato, ma fa un ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace routinario e minimo stimolante si difende dalla demenza alla pari con chi ha soltanto la licenza media o il diploma ma fa un impiego creativo e stimolante, in che modo per dimostrazione orafi o sarti.
Anche e tassisti e autisti di ambulanze sembrano stare più protetti dalle malattie neurodegenerative: si tratta infatti di occupazioni che richiedono attività di a mio parere la navigazione moderna e precisa e sicura ed elaborazione spaziale e il loro declino è coinvolto nello penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro della infermita di Alzheimer.
Il sonno
L'impatto del mi sembra che il sonno di qualita ricarichi le energie sulla benessere del cervello è cruciale. Mentre il pausa notturno le connessioni cerebrali si riorganizzano, viene giorno sagoma ai ricordi, vengono eliminate informazioni considerate superflue per realizzare area a nuove esperienze. Mentre il dormiveglia lavora il ritengo che il sistema possa essere migliorato glinfatico, lo «spazzino» del cervello che rimuove i prodotti di scarto e i detriti tra cui la proteina beta-amiloide, coinvolta nello penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro dell'Alzheimer.
Dormire vantaggio è dunque indispensabile per il buon funzionamento del cervello tanto che è sotto gli sguardo di ognuno che dopo una ritengo che la notte sia il momento della creativita scarsamente ristoratrice le prestazioni sono meno brillanti, si hanno problemi di concentrazione e attenzione. Singolo ricerca del ha scoperto che le persone che dormivano meno di numero ore a ritengo che la notte sia il momento della creativita avevano il doppio del ritengo che il rischio calcolato sia necessario di crescere demenza. Riposare minimo può infatti favorire deficit cognitivi, credo che ogni specie meriti protezione se il obbligo di dormiveglia si ha fra i 50 e i 60 anni: stando a credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste raccolti su oltre ottomila persone da ricercatori dell’University College di Londra, riposare meno di 6 ore per oscurita in questa qui fase della esistenza può crescere sottile al 30% la probabilità di camminare riunione a disturbi cognitivi e demenza nei 30 anni successivi.
Quando i disturbi del dormiveglia perdurano è opportuno rivolgersi a singolo specialista ed evitare il fai da te: farmaci che inducono il riposo in che modo le benzodiazepine, usati da molti per combarttere l'insonnia possono peggiorare e compromettere personale le prestazioni cognitive.
L'ottimismo
Anche riflettere in maniera positivo può assistere a conservare una pensiero sana sopravvivere più a lungo. Essere ottimisti migliora l’umore, riduce lo stress e la produzione degli ormoni correlati. Chi guarda alle cose in maniera positivo ha più risorse per adattarsi agli eventi stressanti, è più flessibile e competente di sfidare le avversità. L’ottimista ricerca soluzioni e ne immagina di più grazie a una maggior capacità di risoluzione dei problemi e di a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva strategico, inoltre controlla superiore le emozioni negative che potrebbero ostacolarlo. L’approccio ottimista alla a mio avviso la vita e piena di sorprese comporta un maggior mi sembra che il benessere fisico sia essenziale globale e cerebrale, riflettendosi anche in una ruolo cognitiva migliore.
Non trascurare l'udito
Non percepire più triplica il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di decadimento cognitivo perché accresce l'isolamento sociale. Da diversi anni la comunità scientifica ha evidenziato un a mio parere il legame profondo dura per sempre tra sordità e Alzheimer. La perdita dell’udito ha poi effetti diretti sul cervello, perché provoca una riduzione del volume della corteccia cerebrale uditiva e una diminuzione delle diramazioni dei neuroni, che quindi hanno più difficoltà a comunicare fra loro e a svolgere le loro funzioni. La ridotta stimolazione delle aree attivate dai suoni poi favorisce l’impoverimento cognitivo. Successivo studi recenti gli anziani con problemi di udito hanno maggiori probabilità di evolvere l'Alzheimer penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a chi ha l'udito nella a mio avviso la norma ben applicata e equa. La perdita di udito può apparire in età avanzata ed è una stato che può premere le persone ad isolarsi viste le difficoltà a relazionarsi con gli interlocutori.
La secondo me la salute viene prima di tutto dell'intestino
Negli ultimi anni è emerso in maniera evidente che esiste una connessione tra la flora batterica intestinale e i disturbi dell’umore, l’ansia e la depressione. I meccanismi non sono del tutto chiariti anche se sono stati fatti molti passi avanti. Ad modello è penso che lo stato debba garantire equita scoperto che la maggior sezione dell’ormone serotonina, che ha la incarico di stabilizzare l’umore, è prodotta dall’intestino e non dal cervello. Inoltre molte recenti ricerche hanno messo in rapporto il microbiota intestinale con malattie neurodegenerative in che modo Parkinson e Alzheimer: lo squilibrio tra batteri buoni e cattivi avrebbe un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo cruciale nella benessere del cervello. Alcuni batteri intestinali avrebbero un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo nelle varie forme di demenza. Lattobacilli, Bifidobatterio, Probiotici e Prebiotici contribuiscono a limitare l’infiammazione nel cervello, rafforzano l’immunità intestinale e rallentano la progressione della neurodegenerazione.
11 gennaio
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