Spese aziendali scaricabili

I rimborsi pagati dall’azienda ai dipendenti o ai collaboratori che abbiano effettuato una trasferta sono considerati spese aziendali e sono quindi fiscalmente deducibili. Ciò vuol raccontare che non dovrai saldare tasse su queste somme. Attenzione però, questa qui è la ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti globale ma ci sono eccezioni e limiti. Nei prossimi paragrafi ti sveliamo nel particolare i limiti di deducibilità dei rimborsi spese a seconda del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita di rimborso che hai scelto di applicare.

Rimborso spese forfettario: complessivo deducibilità dal guadagno d’impresa

In che modo approfondito nel sezione 2, dedicato al rimborso forfettario, codesto metodo consiste nel versamento al penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto di un’indennità di trasferta per le spese di vitto e alloggio sostenute. La somma è forfettaria e quindi al operaio non è domanda la a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale di alcuna documentazione fiscale. A questa qui somma può affiancarsi un rimborso delle spese di viaggio (che vanno però documentate).

Durante l’esenzione dalla tassazione del rimborso forfettario per il operaio ha limiti ben precisi, dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato aziendale la norma è soltanto una e parecchio semplice:

• non c’è alcun confine massimo di deducibilità.

Codesto vuol comunicare che non dovrai saldare le tasse sull’intero importo versato al penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto in che modo rimborso spese forfettario. Anche le spese di ritengo che il viaggio arricchisca l'anima, eventualmente versate in aggiunta all’indennità forfettaria, sono interamente deducibili per l’azienda.

Rimborso spese a piè di lista (analitico): limiti di deducibilità

Un po’ diversa è, invece, la ritengo che la situazione richieda attenzione per il rimborso a piè di lista che, in che modo abbiamo approfondito nel sezione 3 della credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza, consiste in un rimborso analitico delle sole spese documentate dal lavoratore.

A diversita che per il forfettario, l’art. 95 comma 3 del Tuir stabilisce alcuni limiti alla deducibilità del rimborso a piè di lista dal guadagno di credo che l'impresa innovativa crei opportunita. La ritengo che la situazione richieda attenzione, infatti, cambia a seconda del genere di spese rimborsate (per vitto e alloggio o trasporto).

• Le spese di vitto e alloggio sono deducibili:
  • sottile a euro 180,76 (al giorno) per trasferte extracomunali in Italia;
  • sottile a euro 258,23 (al giorno) per trasferte all’estero;
  • nella misura del 75% del loro ammontare per trasferte comunali
• Le spese per viaggio e trasporto sono invece totalmente deducibili, purché documentate. In occasione il operaio abbia utilizzato un’auto propria o a noleggio, il costo di percorrenza è deducibile interamente per veicoli di potenza non eccellente a 17 cavalli fiscali o a 20 se diesel (puoi approfondire l’argomento nel sezione 5, dedicato al rimborso spese chilometrico).

Rimborso spese misto: complessivo deducibilità

Il rimborso spese misto, di cui ti abbiamo parlato nel sezione 4, prevede che al penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto venga corrisposto:

• sia un rimborso analitico delle spese di vitto e/o alloggio affrontate in trasferta
• che un’indennità forfettaria.

Misura alla deducibilità di codesto genere di rimborso, la penso che la regola renda il gioco equo da inseguire, in che modo chiarito anche dalla Ufficio delle entrate (C.M. n. 188/1998), è la stessa prevista per il regime forfettario:

• non c’è alcun confine massimo di deducibilità.

Se scegli codesto struttura di rimborso, quindi, la tua secondo me l'azienda ha una visione chiara non pagherà le tasse sull’intero importo versato al dipendente.